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Australia, la grande esperienza

ITINERARIO DI VIAGGIO:

1°GIORNO:            ITALIA-MELBOURNE

Partenza dall’aeroporto prescelto. Pernottamento in volo.

2°GIORNO:            IN VOLO

Giornata di volo. Pernottamento in volo.

3°GIORNO:            MELBOURNE

Arrivo a Melbourne, ritiro delle auto noleggiate e trasferimento in hotel per lasciare i bagagli. Giornata dedicata alla visita della città, o chi preferisce potrà riposarsi appena la camera sarà consegnata. Melbourne, capitale dello stato del Victoria, è la seconda città più grande dell’Australia e spesso considerata la capitale dello sport e della cultura a causa degli importanti eventi culturali e sportivi che ospita. E’ una città molto moderna, in continuo cambiamento, e ospita la più grande comunità italiana del Paese. Ricca di parchi e giardini ben curati, pieni di fiori, fontane ed eleganti gazebo, è rinomata come città-giardino e i sui Giardini Botanici sono considerati i più belli dell’Australia, con migliaia di specie di piante, aree di foreste pluviali e d’eucalipto e persino laghi artificiali, dimora di bellissimi cigni neri. Per chi non sarà troppo stanco, faremo un percorso a piedi dal nostro hotel, durante il quale visiteremo i punti principali del centro finanziario, con l’animata Federation Square; l’elegante Royal Arcade, una galleria commerciale in stile parigino; la vivace Chinatown; la Parliament House e Collins Street, una delle vie più lussuose, fiancheggiata da file di platani, magnifici edifici d’epoca e boutique di lusso. Se ci avanzerà tempo e forze, nel tardo pomeriggio visiteremo Williamstown,  la prima area abitata della baia di Port Phillip, con i suoi edifici “storici” oggi adibiti a ristoranti, caffè e il suo lungomare colmo di negozi pensati per i turisti. Da qui si può ammirare uno splendido panorama sulla città. Pranzo e cena liberi. Sistemazione in hotel e pernottamento.

4°GIORNO:            MELBOURNE-PHILLIP ISLAND-MELBOURNE             ca 300 km

Giornata dedicata alla visita di Phillip Island, un paradiso naturale di straordinaria bellezza. L’isola, di circa 100 kmq, è collegata alla terraferma da un ponte e si trova a circa 1 ora e mezza da Melbourne. Oggi è uno dei luoghi più visitati del Victoria. Le sue belle spiagge attirano numerosi bagnanti, surfisti e pescatori. Visiteremo il Koala Conservation centre, dove piattaforme sospese permettono di vedere da vicino  i koala nel proprio habitat, abbracciati ai rami degli eucalipti.  Successivamente faremo una bellissima passeggiata sui Nobbies, all’estremità dell’isola: degli isolotti rocciosi sui quali sono state posizionate passerelle in legno, dai quali si gode di un bellissimo paesaggio marino, con la possibilità di avvistare le otarie   delle Seal Rocks.  Le Seal Rocks (rocce delle foche), al largo dei Nobbies, ospitano la più grande colonia di otarie orsine dell’Australia. Ma la principale attrattiva di Phillip Island, è il tramonto su Summerland beach, scelta, non se ne sa bene il motivo, dai pinguini minori blu (la varietà più piccola e più graziosa), come loro stabile dimora. Ogni giorno, dopo il tramonto, miriadi di graziosissimi pinguini nani escono  dall’acqua a gruppetti, per tornare alle loro tane fra le dune di sabbia, ondeggiando con le ali tese: uno spettacolo incredibile e molto divertente! In serata rientreremo in hotel. Pasti liberi. Pernottamento.

5°GIORNO:            MELBOURNE-APOLLO BAY                                  240 km

Stamattina ci dirigeremo a Ovest: attraversato il nuovo West Gate Bridge, alla periferia di Melbourne, costeggeremo la formazione vulcanica You Yang, oggi parco nazionale che protegge aree naturali e racchiude i resti di allineamenti di pietre dove sembra che gli Aborigeni studiassero l’astronomia.  Geelong, seconda città del Victoria, sarà la prima area urbana che incontreremo. Un tempo importane mercato della lana, oggi è famosa per la sua squadra di football, e soprattutto per la Ford Motor Company, che continua ad essere la fonte di occupazione principale della città. Da qui devieremo verso la Ballarine Peninsula, avvolta da una placida atmosfera di villaggio costiero, fino a Queenscliff, cittadina storica molto graziosa. Presa d’assalto dai ricchi cercatori d’oro nella metà del XIX secolo, ben presto fu frequentata anche dai più facoltosi abitanti di Melbourne. I resti del suo elegante passato, si vedono nei bellissimi edifici vittoriani, negli stravaganti alberghi, le chiese e i cottage dei pescatori, che conferiscono alla cittadina un fascino e una magnificenza di altri tempi. Da questa zona si possono ammirare bellissimi panorami sulla baia di Port Phillip, e dalla nuova torre di osservazione si può apprezzare la cittadina e e i suoi dintorni in tutta la sua straordinaria bellezza. Attraverseremo Torquay, capitale del surf australiano, dove hanno sede due note marche di attrezzature da surf: la Ripcurl e la Quicksilver. Qui vicino visiteremo la famosissima Bells Beach, celebre per la gara di surf che nel week-end di Pasqua riunisce i migliori surfisti del mondo: il Rip Curl Pro, l’evento più affascinante e atteso del campionato mondiale. Qui Keanu Reeves e Patrick Swayze si sfidarono nel film “Point Break” (punto di rottura). Poco più avanti passeremo Angelsea, dove entreremo nella bellissima Great Ocean Road, che offre uno degli spettacoli costieri più belli di tutto il Paese. La strada fu costruita dai reduci della Prima Guerra Mondiale, e passa attraverso spiagge selvagge, fitte macchie di foresta pluviale, tranquille cittadine costiere e bellissime ville residenziali. Visiteremo Lorne, una cittadina di incredibile bellezza naturale, con alti alberi da gomma che incorniciano le sue strade, fino a giungere a Apollo Bay, situata su una bella spiaggia con alle spalle dolci e suggestivi pendii. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.

6°GIORNO:            APOLLO BAY-ROBE                                                    470 km

Da Apollo bay, la Great Ocean Road entra nell’interno della foresta del Parco Otway, per riuscire sul punto più meridionale dell’Australia, nonché una delle zone più umide: Cape Otway. Su questo splendido e aspro tratto di costa, sono naufragate centinaia di navi! Proseguendo, attraverseremo fertili pianure fino al Melba Gully State Park, che racchiude un bellissimo canyon ed esemplari di alberi antartici, lontani parenti di quelli che popolavano l’Antartide prima dei ghiacciai. Oltre Princetown inizia il tratto costiero del Port Campbell National Park, il tratto più famoso e fotografato della Great Ocean Road. Qui il paesaggio si trasforma in scogliere a picco sul mare alte anche 70 mt, dove l’erosione del vento ha creato un’affascinante serie di faraglioni, gole, archi e aperture. Scenderemo la Gibson Steps, una scalinata scavata a mano sulla roccia, che porta a Gibson Beach, una spiaggia meravigliosamente incontaminata sulla quale vale assolutamente la pena fare una passeggiata, osservando la potenza delle forti correnti marine. Ma il punto focale del Parco Campbell, sono i famosissimi 12 Apostoli: impressionanti faraglioni di arenaria, che svettano solitari sull’oceano tumultuoso. Purtroppo dopo l’ultima frana avvenuta nel 2005, oggi i faraglioni non sono più 12: solo 7 sono visibili dalle piattaforme, e forse 11 dagli elicotteri o dalle barche. Possibilità di fare un bellissimo giro in elicottero sui faraglioni (facoltativo e non incluso). Ancora bellissimo il London Arch, che era London Bridge prima che franasse, appunto, il ponte, nel 1990, lasciando 2 turisti inglesi isolati sull’arco! (furono soccorsi in elicottero). Proseguiremo ancora attraverso tratti di costa molto scenografici da una parte, campi coltivati e fattorie dall’altra, e potremo fare una sosta al Cheese World (mondo del formaggio), dove si possono degustare i formaggi della zona e gustosi milkshake, fino a lasciare la bellissima Great Ocean Road.  Sosta a Warrnambool, nella cui baia, da luglio a settembre, le balene franche australi vanno a riprodursi, e si possono spesso osservare dalla piattaforma di avvistamento. Simpatico il villaggio marittimo, realizzato sul modello di un vecchio porto australiano, dove, fra le altre, sono esposti molti relitti delle navi naufragate su questo tratto di costa. Attraverseremo Port Fairy, storica cittadina fronteggiata da un lungomare su cui crescono torreggianti pini di Norfolk, oggi divenuta meta ambita di un turismo di lusso, per le sue gallerie d’arte, negozi di antiquariato ed eleganti boutiques; e Portland, antico centro di balenieri e cacciatori di foche, con bei palazzi ottocenteschi.  Se ci resterà tempo per una piccola deviazione, attraverseremo Cape Bridgewater, e, nei prossimi 4 km, vedremo una delle più spettacolari distese di sabbia bianca, su una strada costeggiata ancora da fattorie, che prosegue tortuosa fino a Cape Duquense, dove si può visitare un geyser di acqua di mare e una foresta pietrificata, situata sulla sommità della scogliera.  Dopo, la litoranea costeggia il Monte Richmond, un vulcano coperto di sabbia che in primavera ha una vera esplosione di fiori selvatici. Passato Nelson lasceremo lo stato del Victoria, per entrare nel South Australia. Attraverseremo Mount Gambier, accoccolata sulle pendici dell’omonimo vulcano estinto, per arrivare  in serata a Robe, piccolo e grazioso porto di pesca, conosciuto per le specialità di pesce fresco. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.

7°GIORNO:            ROBE-VICTOR HARBOUR                                     360 km

Oggi attraverseremo la bellissima Limestone Coast, passando da Kingstone, cittadina dedita alla pesca del gambero, dove si trova una riproduzione anatomica dettagliata di un’aragosta chiamata Larry the Lobster, che richiama numerosi visitatori………. fino al meraviglioso Coorong National Park, 130 km di lagune, paludi e dune sabbiose: è una zona lagunare di rilevanza internazionale e uno dei più importanti rifugi ornitologici al mondo. Il Parco include anche la foce del fiume Murray, che, prima di gettarsi in mare, forma il lago Alexandrina, il lago naturale di acqua dolce più grande d’Australia. Per questo si tratta di un’area speciale: l’acqua salata attrae molti uccelli migratori, e l’acqua dolce del fiume attrae un vasto numero di animali. Terra del popolo Ngarrindjeri, il Coorong è noto anche per i sui siti ricchi di storia aborigena e valore archeologico. Percorreremo la Coorong Scenic Drive, indicata come Seven Mile Road, 10 km di strada sterrata che conduce nel cuore di questo parco, con le sue lagune dall’odore penetrante, le brume marine, i capanni di pesca, i pellicani e gli emù selvatici. Faremo qualche passeggiata nei punti più scenografici, e, se possibile, una crociera nella laguna. Arrivo in serata a Victor Harbour, nella Penisola di Fleurieu, famosa anch’essa per il surf. Victor Harbour si trova lungo la rotta migratoria delle balene franche australi, che nuotano lungo la costa tra maggio e ottobre. Prima del tramonto potremo prendere il famoso tram trainato da cavalli risalente al 1894, che conduce a Granite Island, un’isola disabitata dove i pinguini minori vanno a dormire, trascinandosi fuori dall’acqua dopo il tramonto. Pasti liberi, pernottamento in hotel.

8°GIORNO:   VICTOR HARBOUR-KANGAROO ISLAND                          240 km

Nella prima mattinata partiremo alla volta di Cape Jervis, il piccolo villaggio da dove partono i traghetti per Kangaroo Island, a circa 60 km da Victor Harbour, dove prenderemo il traghetto delle ore 09.00(traghetteremo anche le nostre auto). La traversata durerà circa 45 minuti, fino a Penneshaw. Kangaroo è la terza isola per dimensioni dell’Australia, 155 km di lunghezza e 55 di larghezza. E’ un luogo davvero spettacolare, con scogliere a picco sul mare tempestoso, quiete spiagge sull’Oceano blu intenso, boschi di eucalipti e numerose specie di animali quali foche, leoni marini, aquile, pinguini, opossum, ornitorinchi, echidna, canguri, koala, wallaby,  molti dei quali facilmente disposti all’approccio, rendendo memorabile il vostro soggiorno. All’interno dell’isola sono stati costituiti 18 parchi naturali a tutela delle rare specie di flora e fauna. Faremo la prima tappa a Seal Bay, dove vive una colonia di circa 500 rari leoni marini australiani che si trovano solo sulle coste meridionali dell’Australia, e accettano senza problemi la presenza di gente sulla loro spiaggia, lasciandosi avvicinare facilmente. Dopo la visita ci dirigeremo verso il Flinders Chase National Park, il parco più grande dell’isola, e uno dei più importanti del South Australia, che copre l’estremità occidentale. Visiteremo le Remarkable Rocks, un imponente gruppo di massi di granito scolpiti dagli elementi atmosferici, che forma un arco di 75 mt fino all’Oceano, e Admiral Arch, che costeggia una colonia di otarie orsine della Nuova Zelanda. Prima del tramonto faremo una passeggiata nel parco per osservare gli animali che a quest’ora escono dai loro rifugi, per poi rientrare in hotel prima dell’imbrunire (è pericoloso guidare di notte a Kangaroo perché ci sono molti animali). Il nostro hotel si trova strategicamente all’ingresso del parco, quindi potremo osservare molti animali anche intorno alle nostre camere e al ristorante. Pasti liberi, pernottamento.

9°GIORNO:            KANGAROO ISLAND-ADELAIDE                                    285 km

Oggi ancora una bellissima giornata da spendere sull’isola. In mattinata sceglieremo un bel sentiero all’interno del Flinder Chase N.P., dove poter fare una bella camminata, poi proseguiremo per Kingscote, la cittadina principale e fulcro della vita sociale dell’isola, carina e tranquilla. Se arriveremo per pranzo, gli appassionati di pesce, e soprattutto di ostriche e crostacei, potranno godere della superba cucina del ristorante Kangaroo island fresh seafood, sembra a prezzi abbastanza modici. L’isola offre prodotti locali prelibati, quali il pregiato miele di api liguri, ottimi formaggi e yogurt, e ottime varietà di pesce quali il marron (un’aragosta di acqua dolce) e il king George whiting, un pesce di mare endemico. Kangaroo è anche ottima produttrice di vini, come anche la regione del Victoria e South Australia, quindi se avremo tempo, prima dell’imbarco, potremo fermarci a degustare l’ottimo Sauvignon Blanc alla sunset Winery, che offre un panorama incantevole. Ci imbarcheremo alle 19.30 e proseguiremo poi per Adelaide dove arriveremo in tarda serata. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.

10°GIORNO:          ADELAIDE-ALICE SPRINGS-GLEN HELEN               130 km      

Partenza per l’aeroporto e rilascio delle auto. Volo per Alice Springs. incontro con la guida locale e gli autisti. Alice Springs, città simbolo dell’outback, nata come stazione solitaria del telegrafo e poi cittadina mineraria, oggi è una città moderna che viene usata soprattutto come base per esplorare la meravigliosa area desertica dove si trova. Siamo nel Red Centre (Centro Rosso) dello Stato del Northern Territory, che da qui si estende fino alla costa nord di Darwin, ed è il vero cuore della cultura aborigena. Esso vanta le più grandi e famose zone protette del continente: il Kakadu, Uluru-Kata Tjuta e Nitmiluk. Lasciato l’aeroporto, ci addentreremo nell’outback con i 4×4 riservati, passando attraverso il West McDonnel Ranges National Park, caratterizzato da un’incredibile varietà di piante e animali, di gole, canyons e piscine naturali. Oltre le Ocre Pits, cave di ocra colorata da dove gli aborigeni ricavavano tinture naturali, visiteremo la maestosa Ormiston Gorge, la gola più spettacolare del parco e uno dei posti più colorati, essendosi creata da una fuoriuscita di quarzite dal sottosuolo, in seguito ad una forte pressione della crosta terrestre. Proseguiremo poi per il Finke Gorge National Park: un paesaggio primordiale e una delle più importanti riserve di natura selvaggia. La sua principale attrazione è la Palm Valley, dove si trovano circa 3.000 palme red cabbage (cavolo rosso), uniche in tutto il mondo. Queste palme, insieme al MacDonnel Ranges Cycad, sono considerate relitti preistorici poiché sopravvissuti al periodo in cui il Red Centre era un’area umida. In serata arriveremo al Parco Naturale Glen Helen, dove ci accamperemo per la notte. Ceneremo al campo sotto milioni di stelle, pernottamento in tenda.

11°GIORNO:          GLEN HELEN-KINGS CANYON                               230 km

Prima colazione al campo e visita del parco di Glen Helen, dove il fiume Finke, che si snoda fra torreggianti pareti di arenaria, ha creato una polla profonda dove vivono piccoli pesci, e, l’acqua che filtra attraverso l’arenaria, ha dato vita ad una vera oasi semi-permanente. Oggi percorreremo la splendida Mereenie Loop Road, una pista sterrata, fra le più scenografiche, percorribile solo in 4×4, che attraversa paesaggi incontaminati, fiumi aridi e costeggia antiche montagne. La strada attraversa i territori aborigeni, quindi avremo un permesso speciale e molte informazioni sulla loro antica cultura. Incontreremo cavalli, asini e muli selvatici; visiteremo il cratere Tnorala a Gosse Bluff, formatosi dall’impatto di un meteorite. Il cratere ha un diametro di 20 km e i sui bordi, ampi 5 km, s’innalzano maestosi e inquietanti sulla piana circostante, dando vita ad un paesaggio straordinario. Arriveremo in serata al Kings Canyon dove ci accamperemo. Pranzo in corso di escursioni e cena al campo. Pernottamento in tenda.

12°GIORNO:          KINGS CANYON-AYERS ROCK                              320 km

Prima colazione al campo: mattinata dedicata alla visita a piedi del Kanyon. Il Kings Canyon si trova all’interno del Parco Nazionale del Watarrka, composto principalmente da aree montagnose e dune di sabbia, ed è uno dei siti più spettacolari dell’Australia centrale. Percorreremo il Kings Canyon Rim Walk, un percorso ad anello di 6 km che costeggia il bordo del canyon, scende nel Giardino dell’Eden, una lussureggiante oasi di felci e cicadee preistoriche che crescono intorno ad una piscina naturale, per poi snodarsi tra un dedalo di gigantesche cupole di arenaria. Rientreremo al campo per il pranzo. Dopo pranzo raggiungeremo il Parco Nazionale Uluru e Kata-Tjuta, patrimonio dell’Unesco per la sua bellezza e soprattutto per la sua importanza culturale. Uluru (Ayers Rock), è uno dei luoghi più famosi e fotografati, cuore pulsante del continente Australia. Si tratta di una roccia lunga 3,6 km che si innalza per 348 mt, e non smette mai di impressionare i visitatori, grazie ai continui cambiamenti di colore, in base alla distanza, alla luce, al tempo, variando da colori pastello a drammatici colori pieni. Facile capire perché è un luogo sacro per gli aborigeni Anangu, che si ritengono i custodi dei segreti della roccia! La sua formazione geologica ha affascinato per molto tempo gli esperti di tutto il mondo, dando origine a molte leggende metropolitane, la più famosa delle quali è quella che afferma che Uluru sia un meteorite caduto dallo spazio: per fortuna però non è così, altrimenti, visto le sue dimensioni, il mondo non esisterebbe più! Alla base del monolito ci sono diversi tracciati per poter visitare caverne, pitture rupestri e vivere il Tjukurpa, cioè la creazione del mondo e delle leggi degli Anangu. Il Tjukurpa è un insieme di molte leggende diverse che formarono, durante il Tempo del Sogno, ciò che è visibile tuttora. I suoi personaggi sono multiformi: da umani, a piante, a animali, a forme a noi sconosciute. Si svegliarono dalla Madre Terra quando il mondo ancora non era formato: viaggiarono a cantarono creando tutte le forme di vita ed il paesaggio. Le storie si sono tramandate fra le generazioni sotto forma di canti, e non possono essere svelate a tutti o non sempre per intero, ma solo a chi è pronto a ricevere certe nozioni, in base all’età, al sesso, al compito nella società. Una visita a questo luogo sacro, così ricco di Tjukurpa, non lascia il visitatore privo di forti emozioni, ed è indispensabile per poter capire la profonda cultura aborigena. Passeggeremo intorno al monolito e ammireremo lo spettacolo del tramonto che lo colora di rosso fuoco. Cena e pernottamento in campo tendato.

13°GIORNO:          AYERS ROCK-CAIRNS-PORT DOUGLAS                           64 km

Prima colazione al campo in tempo per godersi l’alba su Uluru, e visita del Kata Tjuta (Monti Olgas). Meno conosciuti di Uluru, i Monti Olgas sono una bellissima conformazione rocciosa composta da 36 cupole, la cui vetta più alta è 546 mt. Luogo sacro per gli anziani, era una sorta di senato, dove venivano prese le decisioni più sagge e più importanti per il clan. Anche queste rocce cambiano colore in base alla luce. Una grande varietà di piante è in grado di sopravvivere nelle sue gole e fenditure, molte considerate rare, e fanno da sostegno alla vita di numerosi animali nativi, quali uccelli, rettili, insetti e mammiferi. Pranzo al campo e trasferimento in aeroporto. Volo per Cairns. Arrivo, ritiro delle auto noleggiate e proseguimento per Port Douglas. Siamo nel Queensland, lo stato della foresta pluviale e della Grande Barriera Corallina. Sistemazione in hotel, cena libera, pernottamento.

14°GIORNO:          PORT DOUGLAS

Giornata dedicata al relax balneare.  Port Douglas è una località di villeggiatura molto esclusiva, una sorta di Costa Smeralda australiana. Lungo la via centrale ci sono negozi di tutti i tipi, gallerie d’arte, ristoranti e pub. La Grande Barriera Corallina, si estende per oltre 2.300 km lungo la costa. E’ formata da circa 2.900 singoli atolli, banchi di corallo e 900 isole che in totale occupano un’area di 344.000 kmq: è senza dubbio la più grande struttura vivente al mondo e l’unica visibile dallo spazio. Protetta all’interno del Great Barrier Reef Marine Park, che regolamenta l’impatto con i pescatori e i visitatori, oggi fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO). Anch’essa, come tutti i più grandi fenomeni naturali, ha una grande importanza per la cultura e la spiritualità degli aborigeni australiani. Se qualcuno la vorrà visitare, dalla Marina partono le barche che organizzano visite sia della barriera che delle sue isole.  Pasti liberi, pernottamento.

15°GIORNO:          PORT DOUGLAS-CAPE TRIBULATION-PORT DOUGLAS       170 km

La meraviglia del Queensland non si esaurisce però con la Barriera Corallina: oggi ci dedicheremo alla visita dell’altra area che fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, costituita dalla foresta pluviale, protetta nel Daintree National Park. Inizieremo la visita dalla bellissima Mossman Gorge, dove potremo fare una passeggiata lungo il fiume, per proseguire poi verso il Parco del Daintree, una foresta pluviale antichissima. Qui 2 aree dichiarate Patrimonio dell’Umanità, si uniscono in un unico, fantastico paesaggio tropicale: la foresta e il mare corallino. L’area di Cape Tribulation, nel Daintree National Park, è separata dalla terraferma dal fiume Daintree, dove non ci sono ponti, quindi si raggiunge solo con l’attraversamento sulla chiatta a fune che parte ogni 15 minuti e impiega 2 minuti.  Tutta quest’area, ricca di bellissime spiagge e bellissima foresta dove poter fare splendide camminate rigeneranti, è il punto dove si può osservare più da vicino l’incontro della foresta con il mare corallino, che rende questo parco un vero angolo remoto di paradiso! Visiteremo Cow Bay, dove gli alberi emergono dalla sabbia corallina, Alexandra Range, dove c’è un bellissimo punto panoramico raggiungibile tramite un sentiero sospeso e una passerella in legno che segue un percorso di 700 mt nella fitta vegetazione pluviale, per poi rilassarsi sulla bellissima Cow Bay Beach, una spiaggia di sabbia bianca in grado di competere con qualsiasi paradiso tropicale. Proseguiremo poi per Cape Tribulation, che segna la fine della strada asfaltata, dove potremo di nuovo rilassarci su una delle sue due bellissime spiagge, oppure avventurarsi per la fantastica zip line, un percorso sospeso che fa scivolare fra le chiome degli alberi, oppure visitare il bellissimo frutteto tropicale. In serata rientro a Port Douglas. Pasti liberi, pernottamento

16°GIORNO:          PORT DOUGLAS

Giornata dedicata al relax balneare. Possibilità di visitare il mercatino all’aperto della domenica. Pranzo libero. In Agosto Cairns ospita il Cairns Indigenous Art Fair, un festival che celebra le culture degli aborigeni del Queensland e dello Stretto di Torres. Si svolge nel Cruise Liner Terminal, dove saranno organizzate danze, dibattiti, esposizioni e vendita delle produzioni artistiche esclusivamente degli aborigeni della regione. Se capita l’occasione consiglio di visitarlo. Possibilità comunque di visitare Cairns. Nata come porto per i campi auriferi dell’entroterra, oggi Cairns è una città moderna dove il ritmo della vita è molto rilassato, ed è un ottimo punto di appoggio per visitare il Queensland e la su Barriera Corallina. Cena libera e rientro in hotel. Pernottamento.

17°GIORNO:          PORT DOUGLAS-KURANDA-PORT DOUGLAS                    140 km

In mattinata possibilità di visitare il pittoresco villaggio di Kuranda, immerso nella foresta pluviale, sulla cima di una verdissima collina. Negli anni 60 era dimora di personaggi alternativi, hippy e comunità aborigene, ma oggi è un grazioso paesino colmo di negozi e ristoranti. Simpatica la funivia che sale al paese, costruita negli anno 90 nel pieno rispetto della natura, che scorre dolcemente sopra le cime degli alberi della foresta. Nel pomeriggio rientro in hotel e relax. Pasti liberi, pernottamento.

18°GIORNO:          PORT DOUGLAS-CAIRNS-DARWIN                                  64 km

Giornata di relax balneare. Nel tardo pomeriggio partenza per l’aeroporto di Cairns.  Rilascio delle auto e volo per Darwin. Trasferimento privato in hotel. Pasti liberi, pernottamento.

19°GIORNO:          DARWIN-KAKADU NATIONAL PARK-COBOURG PENINSULA

Alle 07.00 incontro in hotel con la guida e gli autisti, e partenza con i 4×4 riservati alla volta del Kakadu National Park. Siamo di nuovo nello stato del Northern Territory, nella parte più settentrionale chiamata  Top End, infatti in realtà è più vicina all’Indonesia che non al resto dell’Australia! Inizieremo l’esplorazione di questa area remota, con una crociera scenografica sulla Corroboree Billabong ( le billabong sono una sorta di polle d’acqua o piscine naturali), che ci offrirà una splendida visione della natura circostante e degli animali che la popolano, inclusa una larga varietà di uccelli e di coccodrilli nel loro habitat. Dopo la crociera entreremo nel Parco. Il Kakadu National Park, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è molto di più di un semplice parco nazionale: è un’autentica avventura in un paesaggio naturale e culturale che sfida ogni descrizione. Su una superficie di quasi 20.000 kmq, esso racchiude uno spettacolare ecosistema ed una straordinaria concentrazione di antica arte rupestre aborigena, con oltre 5.000 siti che risalgono a un arco di tempo compreso fra i 20.000 e i 10.000 anni fa. Attraverseremo la palude di Mamukala, habitat di migliaia di uccelli delle più svariate specie, fino a Ubirr Rock, dove gli strati di pitture rupestri, di diversi stili e età, lasciano i visitatori in ammirato silenzio. Bellissima la vista da sopra la roccia, che domina tutta la pianura alluvionale. Da qui entriamo nell’affascinante e misterioso Arnhem Land, la più grande terra aborigena d’Australia, uno Stato nello Stato, dove solo pochi e selezionati tour operators che si sono guadagnati la fiducia dei proprietari terrieri locali, sono autorizzati ad accompagnare i visitatori all’interno. Con i suoi 100.000 kmq di estensione, e appena 17.000 abitanti, quasi tutti di etnia Yolngu, è una delle ultime grandi zone di natura selvaggia e incontaminata dell’Australia, fino a pochi anni fa completamente inesplorata dagli australiani bianchi.  E’ un’area caratterizzata da coste incontaminate, isole deserte, fiumi pescosissimi, foreste pluviali, scarpate rocciose e savane a perdita d’occhio. Qui la cultura aborigena è rimasta quasi intatta, e ancora i suoi abitanti vivono nella natura, con uno stile tradizionale misto alle modernità, ad esempio passando le giornate a caccia, per poi rientrare per il telegiornale delle 18.00. Nella parte Nordovest di Arnhem Land, si trova la penisola di Cobourg, oggi conosciuta come Parco Nazionale Gurig Gunak Barlu, il selvaggio nel selvaggio, che comprende anche il mare circostante. Qui si trova il campo dove staremo nei prossimi 3 giorni, con il mare davanti e il bush dietro, completamente isolato dal resto del mondo, in un territorio dove solo gli ospiti delle due strutture esistenti possono recarsi (e le strutture si trovano ai capi opposti del parco!). Arriveremo al campo in tempo per goderci il bellissimo tramonto su questo mare dal fascino sconvolgente e selvaggio. Pranzo in corso di escursioni, cena al campo, pernottamento.

20°GIORNO:          COBOURG PENINSULA

Stamani ci svegliamo con il canto degli uccelli, e faremo una bellissima colazione vista mare. Dedicheremo la giornata ad una bellissima crociera in mare, all’interno del Marine Park, dove avremo ottime possibilità di avvistare delfini, tartarughe (7 diverse specie vivono in questi mari), mante, squali, granchi, salmoni e tantissime varietà di pesci……..inclusi i coccodrilli di estuario! Nonostante il mare sia infatti splendido, queste acque non sono balneabili a causa dei coccodrilli, ma potremo pescare (la penisola di Cobourg è uno dei migliori posti al mondo per la pesca) o prendere il sole. Visiteremo le rovine in pietra dell’insediamento Victoria, a Port Essington, il tentativo inglese di fondare in questo luogo un avamposto militare nel 1838, sopravvissuto fino al 1849 e poi abbandonato. Pranzo in corso di escursioni, cena la campo a base di pesce fresco. Serata di relax intorno al fuoco. Pernottamento.

21°GIORNO:          COBOURG PENINSULA

Prima colazione al campo e partenza in 4×4 all’esplorazione della parte orientale della penisola. Visiteremo l’area palustre, la prima al mondo riconosciuta dalla Ramsar convention (l’organismo che cataloga le paludi per il loro valore ecologico, culturale, scientifico, economico…), con le sue bellissime billabong di acqua dolce. Poi esploreremo le spiagge usate dalle tartarughe per deporre le uova, coperte di bellissime conchiglie, dove la bassa marea scopre la barriera corallina con tutta la sua affascinante vita marina. Dopo pranzo potremo provare a cacciare i granchi con i metodi tradizionali aborigeni. Visita al centro culturale del parco, dove potremo apprendere molto sulla cultura aborigena del posto. Rientro al campo per il tramonto e la cena. Pernottamento.

22°GIORNO:          COBOURG PENINSULA-KAKADU NATIONAL PARK

Prima colazione al campo e partenza per Gunbalanya, una cittadina aborigena di Arnhem Land, che oggi ospita lo Stone Country Festival, un festival aborigeno di grande importanza, durante il quale le comunità aborigene condividono le loro tradizioni con i visitatori, prodigandosi in dimostrazioni di danze, gare sportive, di  didgeridoo (lo strumento tipico aborigeno divenuto il loro simbolo) e cucinando cibo tipico del bush. Ottima occasione anche per acquistare artigianato e arte aborigena a prezzi competitivi rispetto alle città. Una guida aborigena ci accompagnerà per la visita alle  pitture rupestri Injalak Hill Rock, forse anche più suggestive rispetto a quelle del Kakadu, perché sono lasciate allo stato naturale, quindi si possono ammirare come  migliaia di anni fa, e normalmente da soli, ma di sicuro non oggi!  In questa occasione sarà anche possibile effettuare un volo panoramico sul Kakadu. I festival aborigeni sono le uniche occasioni in cui si può godere a pieno della loro cultura, e decisamente sono avvenimenti a cui è importante partecipare se se ne ha l’occasione. Lo Stone Country Festival si svolge solo un giorno all’anno ed è il più importante dopo il Garma Festival, che dura 5 giorni (sempre in Agosto), ma si svolge in un’area molto lontana di Arnhem Land, difficile e costosa da raggiungere. Nel pomeriggio usciremo da Arnhem Land per entrare di nuovo nel Kakadu e assisteremo al tramonto dal Nawalandja Lookout, dove godremo di una vista mozzafiato su Anbangbang Billabong e Nourlangie Rock, un incombente rilievo in arenaria rossa dalla sagoma allungata che custodisce una delle due più famose collezioni di arte rupestre del parco, insieme a Ubirr. Sistemazione in hotel all’interno del parco. Pranzo in corso di escursioni, cena in hotel. Pernottamento.

23°GIORNO:          KAKADU NATIONAL PARK-DARWIN             ca    260 km

Prima colazione in hotel. Inizieremo con la visita della parte meridionale del parco, molto meno frequentata dai bus turistici poiché molte strade sono percorribili solo in 4×4. Sosta all’incantevole Maguk (o Barramundi Gorge), una stupenda piscina naturale dove faremo una passeggiata scenografica attraverso la gola fino alla cascate Barramundi, dove potremo fare il bagno e  snorkeling per ammirare la vita acquatica. Proseguiremo poi sulla vecchia pista Jim Jim Track per visitare la White Lily Billabong e ci fermeremo per il pranzo picnic lungo il fiume South Alligator. Dopo pranzo, sulla via del ritorno, visiteremo il Fogg Dam Conservation Reserve, un’area alluvionale molto bella, che sostiene un’abbondante avifauna.  Arrivo a Darwin in serata e sistemazione in hotel. Cena libera, pernottamento.

24°GIORNO:          DARWIN–TIWI ISLANDS-DARWIN

Darwin è la capitale del Northern Territory, la città meno popolosa dell’Australia, ma con la più numerosa popolazione aborigena. Distrutta per ben due volte (la prima volta nel 1942 dai bombardamenti giapponesi e la seconda nel 1974 dal ciclone Tracy), oggi si presenta quindi solo come città nuova, con la baia cittadina più grande del Paese, dove è un rito assistere al bellissimo tramonto ammirando il sole che si tuffa nel mare. Città sorprendentemente ricca, cosmopolita, giovane e multiculturale, ha molto da offrire al viaggiatore: il suo porto affollato di barche a vela, tavolini e sedie che occupano i marciapiedi davanti a bar e ristoranti, numerosi musei e bellissime gallerie d’arte, belle spiagge che la circondano. Oggi la scelta è fra visitare la città o le sue spiagge, o unirsi all’escursione facoltativa alle isole Tiwi. Si tratta di 2 isole a circa 80 Km dalla costa di Darwin, Melville e Bathurst, dalla natura veramente incontaminata. Descrivere in poche parole le due splendide isole Tiwi è difficile. Le spiagge sono lunghe, bianche, pulite e bellissime e girando nell’interno si incontrano spesso piccoli fiumi e cascate dall’acqua cristallina.  Il mare, limpidissimo, è popolato da una enorme varietà di pesci, oltre a tartarughe, dugonghi e coccodrilli di acqua salata. Questi ultimi, insieme alle meduse velenose e agli squali, sconsigliano di cercare ristoro dalla calura nelle acque marittime. Tuttavia ci si può facilmente consolare con le numerose pozze di acqua dolce che presentano meno pericoli. Qui vivono le popolazioni aborigene Tiwi, che potrebbero essere giunte dall’Asia circa 40.000 anni fa. Essi giunsero a bordo di larghe zattere di bambù, che alcuni antropologi affermano essere state le prime imbarcazioni da oceano di tutto il mondo. Questa etnia è uno dei motivi principali per la visita di queste splendide isole, poiché è rimasta una delle poche che ancora sopravvive integra, anche se molto integrata con la vita moderna, grazie all’isolamento in cui vive tuttora. Come tutti gli aborigeni australiani, i Tiwi hanno una struttura sociale basata sulle relazioni totemiche, ovvero di parentela. Infatti è il gruppo familiare a costituire la cellula base del gruppo. Gli uomini possono avere più di una moglie e avere un grande numero di mogli equivale a grande prestigio. Ad ogni bambino viene assegnato un posto in un intricato sistema di parentela, con regole che determineranno numerose decisioni per tutta la sua vita. I gruppi familiari si dedicano alla caccia e alla raccolta del cibo, con una divisione dei compiti molto precisa e che dura ancora oggi: gli uomini si occupano della caccia della selvaggina più grande, mentre le donne e i bambini si occupano della raccolta di vegetali e piccoli animali. I Tiwi sono una delle poche popolazioni al mondo a non aver mai praticato l’agricoltura e l’allevamento. Ogni forma di possesso della terra è bandito: il Tiwi non possiede ma è posseduto dalla terra.  I gruppi familiari, che oggi sono quasi sempre stabiliti in comunità e villaggi, sono stati nomadi fino all’arrivo dei bianchi. Durante gli spostamenti, essi costruivano talvolta delle piccole capanne a forma di tenda, che ancora oggi si trovano nell’interno delle isole.  Molto importante per i Tiwi è la produzione artistica: disegni e dipinti hanno significati magici. Ad esempio nelle cerimonie funebri, hanno grande importanza i totem “poukamani”, che la famiglia del defunto commissiona ad artisti. Talvolta tombe contorniate da poukamani colorati si confondono con la vegetazione, talvolta svettano in una radura o su una spiaggia. E’ il defunto che ha scelto ,quando era in vita, il suo luogo di sepoltura. Spesso scelgono di essere sepolti vicino a persone amate. In questo caso più tombe vicine creano piccole foreste di poukamani, veramente suggestive a vedersi. La cerimonia funebre Tiwi è lunga e complicata. I parenti del defunto si coprono con drappi rossi o gialli, a seconda del grado di parentela e si dipingono su tutto il corpo per nascondersi alla vista dell’anima del defunto, che ancora vaga nei dintorni alla ricerca di una persona amata da portare con se. Alcuni mesi dopo, ha luogo la seconda cerimonia, quella con i poukamani che vengono disposti intorno alla tomba di terra, insieme con i possedimenti materiali del defunto che vengono bruciati sulla tomba. I canti e le danze possono durare alcuni giorni. I Tiwi hanno utilizzato tutte le innovazioni tecniche e culturali portate dai missionari, integrandole in una tradizione antica che continua evolvendosi senza bruschi sconvolgimenti. Molti preferiscono la vita tradizionale del bush a quella del villaggio, tuttavia anche per loro il villaggio è divenuto un punto di riferimento e ne utilizzano le scuole e i servizi.  Nel 1951 è stato introdotto l’uso della moneta: i Tiwi non avevano mai conosciuto il denaro e ancora oggi faticano a capirne il valore. Negli anni ’70  sono stati dotati di case dal governo australiano. Si tratta di costruzioni simili a baracche, ma con corrente elettrica e acqua. Dal 1984 ogni famiglia ha una casa, per la quale deve pagare al governo un regolare affitto, e un sussidio per color che non hanno attività remunerative.  In virtù di ciò, molti Tiwi che non si dedicano alle attività artigianali, possono continuare le loro attività tradizionali senza rinunciare a qualche comodità moderna. La caccia, la pesca e la raccolta garantiscono la sussistenza a tutti coloro che non gradiscono dedicarsi alle nuove attività. .  Sono storie che paiono lontane nel tempo e che sembra strano vivere in prima persona in un continente come l’Australia del bicentenario. Durante la visita accompagneremo le donne Tiwi nella boscaglia alla ricerca di miele, formiche da usare come medicinali, fibre vegetali e radici colorate , e non è raro imbattersi in gruppi di cacciatori orgogliosi di mostrare il proprio bottino. Visiteremo le missioni cattoliche, assisteremo a danze e dimostrazioni di vita locale e potremo acquistare la famosa e bellissima arte Tiwi (una delle più pregiate) a prezzi molto più bassi che sul continente. Rientro a Darwin in serata. Cena libera, pernottamento.

25°GIORNO:          DARWIN-SYDNEY

Mattinata a disposizione. Verso l’ora di pranzo trasferimento in aeroporto e volo per Sydney. Trasferimento privato in hotel. Pasti liberi, pernottamento.

26°GIORNO:          SYDNEY

Sydney, la capitale del New South Wales, è la più antica, estesa e popolosa città australiana, con oltre 4 milioni di abitanti su 12.145 kmq. Gran parte di questo spazio è coperto di aree verdi, parchi e giardini, e la baia naturale sulla quale sorge, Port Jackson, è una delle più belle al mondo. Sede dell’Harbour Bridge, il ponte di ferro più famoso del Paese inaugurato nel 1.932; dell’Opera House, Patrimonio dell’Unesco, progettata dall’architetto danese Jorn Utzon e inaugurata nel 1.973, oggi icona della città e ottimo esempio dell’espressionismo moderno; di Bondi Beach, una delle spiagge più trendy e famose al mondo; di magnifici musei e di oltre 70 spiagge in cui si pratica surf tutto l’anno, Sydney è sicuramente una delle più belle città del Mondo.  Oggi visiteremo il centro città, iniziando dall’Opera House; il Circular Quay, la stazione di traghetti principale; il Sydney Cove colmo di ristoranti all’aperto; il bellissimo museo di arte contemporanea (lo visiteremo all’interno se l’esposizione del momento sarà di nostro gradimento), situato in un edificio di Art Decò con vista sulla baia;  il Sydney Harbour, considerato uno dei porti più belli al mondo, colmo di yachts, motoscafi, traghetti, navi che solcano continuamente le sue acque; fino al The Rocks, il punto dove ebbe veramente inizio l’Australia “bianca”. Su questo crinale roccioso, nacque, infatti, la colonia del New South Wales e le ondate successive di deportati, costruttori, mercanti, marinai, e squadre di lavoratori forzati, lasciarono qui le loro impronte. Le vecchie baracche di mattoni a vista che ospitarono prigioni, bordelli e magazzini portuali, ora sono state trasformate in locali alla moda, ristoranti e pubs, e le grandi vetrate che si affacciano sulla baia, offrono una vista davvero spettacolare. Passeggeremo sull’Harbour Bridge, per godere dello splendido panorama che offre sulla città; attraverseremo George Street, cuore pulsante di Sydney, con negozi storici e centri commerciali di tutti i tipi; Martin Place, la piazza più centrale; il Queen Victoria Building, centro commerciale storico in stile neoromantico inaugurato nel 1.898; la AMP Tower, la torre più alta della città; poi Market street fino al Pyrmont Bridge, il ponte pedonale che attraversa il Darling Harbour, con altri bei ristoranti e negozi. Dall’altro lato del ponte c’è il famoso Acquario di Sydney, uno dei più belli al mondo. Pasti liberi, pernottamento.

27°GIORNO:          SYDNEY

Giornata dedicata alla visita degli altri quartieri della città: Kings Cross, il quartiere più noto per il divertimento, discoteche, musica dal vivo, pubs, sexy shops e locali per soli adulti; Darlinghurst, con la sua Oxford street, colma di boutiques di stilisti australiani , librerie negozi di musica e gallerie d’arte; Paddington, noto per le case vittoriane dalle belle balconate in ghisa finemente lavorate da sembrare pizzi; Chinatown e Haymarket; Bondi Beach, dove vi abitano dai milionari ai surfisti. Pasti liberi, pernottamento.

28°GIORNO:          SYDNEY-BLUE MOUNTAIN-SYDNEY             580 km

Oggi possiamo continuare la visita della città e dintorni, oppure partecipare all’escursione facoltativa dell’intera giornata in 4×4 al Blue Mountains Natinal Park, dichiarato nel 2.000 Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il nome deriva dalla foschia azzurrina dovuta a sostanze oleose volatili, che si sprigionano dagli enormi alberi di eucalipto che ricoprono le sue valli. Il parco vanta panorami assolutamente straordinari, bellissime passeggiate nel bush, incisioni aborigene rupestri, bellissime cascate e una profusione di canyons e falesie. Percorreremo sentieri panoramici adatti solo a 4×4 e passeggeremo fra la natura. Pranzo in un ristorante storico di montagna con bellissima vista panoramica. Nel pomeriggio visiteremo Katoomba, cittadina adagiata sui bordi di una bella valle, con bei edifici in stile art decò, popolata da un curioso insieme di vecchi contadini, hippy, cittadini d Sydney sfuggiti allo smog e membri di una setta cristiana con sede nel Tennessee chiamata Twelve Tribes. Bellissimo il belvedere Echo Point che domina le famose Three Sisters, una delle più suggestive formazioni rocciose del Paese. Possibilità di scendere nella vallata con lo scenic Railways, considerata la funicolare più ripida del mondo, oppure salire sulla Skyway , una funivia con pavimento trasparente che dà l’impressione di fluttuare sulla valle. In serata rientro a Sydney, cena libera, pernottamento.

29°GIORNO:          SYDNEY-ITALIA

Mattinata libera per riposarsi o fare gli ultimi acquisti. Nel primo pomeriggio trasferimento privato in aeroporto e partenza. Pernottamento in volo.

30°GIORNO:          ITALIA

Arrivo all’aeroporto prescelto.

 

 

LE ESPERIENZE CHE RACCOMANDIAMO

-Passeggiare intorno a Uluru con una guida che spiega le leggende aborigene, così da sentire la magia emanata dalla roccia

-Vivere l’esperienza di sentirsi sperduti nella Penisola di Cobourg, con le sue spiagge selvagge piene di conchiglie,  le foreste e gli Aborigeni

-Ammirare il tramonto dalle Remarkable Rocks in compagnie delle otarie

-Passeggiare sulle scogliere a Bondi Beach, dove i surfisti cavalcano le onde

-Fare snorkelling sulla barriera corallina più grande del Mondo

LE STRUTTURE CHE CONSIGLIAMO

(La selezione delle strutture viene fatta al momento dell’effettuazione del viaggio: ci scusiamo per eventuali variazioni nel corso del tempo)

Le strutture che proponiamo in questo viaggio sono ottime soluzione  di categoria media per non incidere troppo sul costo già molto alto della destinazione

MELBOURNE      

Travelodge Southbank – Buon hotel moderno e centrale

APOLLO BAY

Comfort Inn the International – Moderno e centrale

ROBE

Harbour View Motel – Moderno e centrale

VICTOR HARBOUR      

Comfort Inn Victor Harbour – Semplice hotel moderno e centrale

KANGAROO

Wilderness Retreat – Piacevole resort all’ingresso del bel parco Flinders Chase nel lato più remoto dell’isola, in una zona molto verde e molto tranquilla. Pernottare qui permette di poter assistere al fantastico tramonto sulle Remarkable Rocks, insieme alle simpatiche otarie che ci vivono, senza dover riattraversare l’isola al buio, sconsigliato e non coperto dalle assicurazioni delle auto.

ADELAIDE

Mercure ADL Grosvenor – Buon hotel moderno e centrale

GLEN HELEN – KINGS CANYON – ULURU

Campeggio – Si tratta di tende permanenti, con materassini e swags (sono una sorta di sacchi imbottiti dove dentro viene messo il sacco a pelo). I sacchi a pelo sono forniti. Bagni e docce in comune come in tutti i campeggi. Non vengono forniti asciugamani e saponi. I pasti sono preparati dallo staff, ma è necessario aiutare nell’apparecchiatura e pulizia stoviglie. I campeggi in Australia sono tenuti molto bene e sono molto ben attrezzati.

PORT DOUGLAS

Pink Flamingo –Si tratta di un piccolo gay-friendly boutique-resort con 2 studio e 10 ville immerse nella vegetazione, molto carino e ben tenuto, a 10 minuti a piedi dalla spiaggia e 20 dal centro di Port Douglas. Tutte le camere hanno angolo cottura e le ville hanno un giardino con vasca e doccia esterni.

DARWIN

Vibe Hotel Darwin –  Ottima struttura sul mare arredata con gusto.

PENISOLA DI COBOURG

Campo Tendato fisso – Il Campo è incluso nelle liste delle esperienze più esclusive che si possono fare in Australia e si trova quindi in molte pubblicazioni sul turismo di lusso ecosostenibile e emozionale. Ha tende permanenti con letti, lenzuola, coperte e comodini. un tendone dove si trova il ristorante, docce e bagni condivisi nel mezzo alla foresta. Sono forniti saponi ecologici. Tutte le tende sono vista mare, hanno luce e ventilatore. Il cibo è di alta qualità, in maggior parte a base di pesce pescato in zona. Ottimi gli aperitivi a base di ostriche per poter osservare il bellissimo tramonto sull’Oceano. Non sono serviti alcolici.

Il Campo è aperto solo da Maggio a Ottobre poiché non è raggiungibile via terra negli altri periodi a causa delle piogge.

KAKADU

Lake View Bush Bungalow – Con I suoi bungalow dall’originale design tropicale immersi in giardini lussureggianti, è uno dei migliori resorts del Kakadu e unico di proprietà aborigena. I bush bungalows, una sorta di tenda in metallo, con bagno privato esterno, offrono un’esperienza unica nel bush. La sera, con il calare delle tenebre, la fauna locale si scatena e sembra di dormire letteralmente sotto le stelle.

SYDNEY

Radisson Blu Plaza –Hotel 5stelle in un edificio storico con interni classici misti a design. Fantastica la posizione centrale a pochi passi dall’Opera.

 

INFORMAZIONI UTILI

DOCUMENTI DI VIAGGIO

Per recarsi in Australia è necessario essere in possesso del passaporto in corso di validità e del visto turistico (valido per una permanenza massima di 3 mesi) che può essere emesso elettronicamente insieme alla documentazione di viaggio.

VACCINAZIONI

Nessuna vaccinazione obbligatoria è richiesta.

FUSO ORARIO

L’Australia ha molti fusi orari e l’ora legale solo in alcuni stati. Gli orari interessati da questo itinerario sono, rispetto all’ora solare italiana:

Melbourne e Sydney                  + 10 ore, 8 durante la nostra ora legale

Adelaide-Alice Sp.-Ayers Rock  + 9,30 ore, 7,30 durante la nostra ora legale

Cairns-P.Douglas                       + 9 ore, 8 durante la nostra ora legale

Darwin-Kakadu                          + 8,30 ore, 7,30 durante la nostra ora legale

VALUTA

La valuta ufficiale è il dollaro australiano il cui valore ad oggi è di 1 Euro = 1.24 dollarIi. Le principali carte di credito sono utilizzate quasi ovunque.

CLIMA

Le stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero e essendo il Paese molto grande, ci sono zone climatiche molto diverse. Seguendo questo itinerario:

-Nella Great Ocean Road, da Melbourne a Adelaide le temperature durante la nostra estate saranno invernali, con serate fredde fino a 5 gradi e giornate con massimo 16 gradi con luce fino alle 17.00 e molta umidità. Durante il nostro inverno invece le temperature saranno estive con giornate più lunghe.

-Nel Centro Rosso il clima è più secco in tutte le stagioni, con pochissime giornate di pioggia, (Gennaio è comunque il mese più piovoso) e molta escursione termica fra il giorno e la notte. I mesi più freddi sono Giugno e Luglio, ma le temperature diurne rimangono piacevolmente intorno ai 20 gradi

-Nel Queensland il clima durante la nostra estate è asciutto e piacevole, con circa 9 ore di sole giornaliere, mentre durante il nostro inverno le giornate sono più lunghe ma il caldo è davvero torrido, umido e molto spiacevole. Inoltre da Novembre a Aprile tutta la costa del Queensland e Northern Territory è infestata dalle meduse velenose che impediscono di entrare in acqua.

-Nel Northen Territory, le temperature durante la nostra estate variano dai 20 ai 32 gradi, ma la notte alcune volte potrebbero scendere anche a 10 (raro ma può succedere). Questo è il periodo più secco dell’anno, con circa 10 ore e mezzo di luce al giorno, e senza dubbio il migliore per visitare questa regione, poiché il clima è piacevole, le strade dei parchi tutte percorribili, anche se le cascate ovviamente perdono parte della loro portata. Durante il nostro inverno le piogge sono molto intense e molte zone diventano impraticabili, mentre il caldo diventa torrido: sconsiglio di visitare questa zona da Dicembre a Marzo.

-Sydney segue il clima della Great Ocean Road e di tutto il Sud, ma durante la nostra estate le temperature sono di norma meno rigide e variano dagli 8 ai 19 gradi, con circa 8 ore di luce al giorno.

ELETTRICITA’

La corrente elettrica è di 240 volts. Le prese sono a tre lamelle, pertanto è necessario l’utilizzo di un adattatore.

LINGUA

L’inglese è la lingua ufficiale, tuttavia coesistono molti altri idiomi data la grande diversità etnica del paese.

RELIGIONE

La religione dominante è quella protestante; all’interno di questa il gruppo più numeroso è quello degli anglicani. Presente, in bassa percentuale, anche la religione cattolica.

TELEFONO

La rete di telefonia mobile australiana opera sulle bande 900 e 1800 MHz per i GSM. Per chiamare dall’Italia in Australia il prefisso è 0061 seguito dal prefisso della città.

 

RICHIEDI INFORMAZIONI

    *campi obbligatori





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